Uno degli articoli più letti ancora oggi del mio blog, almeno rimanendo al tema sportivo, è quello che dedicai ormai diversi anni fa ai gemelli nel mondo del calcio e poiché negli ultimi tempi stanno emergendo altre coppie di gemelli nei nostri campionati avevo voglia di passarle in rassegna, dai più noti a quelli che stanno iniziando da poco il loro percorso.
Il riferimento va comunque a calciatori ancora ascrivibili all’area degli “emergenti” (che in Italia comprende una forbice piuttosto vasta rispetto ai parametri europei), ragion per cui non ho trattato ad esempio la storia dei gemelli Matteo e Federico Ricci (classe 1994), grandi talenti cresciuti nel vivaio della Roma e protagonisti in carriera di buoni se non ottimi picchi di rendimento ma la cui stella ha iniziato a declinare, visto che entrambi attualmente sono poco più che comprimari nei rispettivi club (Matteo nella Sampdoria in B, Federico addirittura finito in serie C al Perugia).
I GEMELLI PIEROZZI
Fatta questa doverosa premessa inizierei la panoramica con i gemelli Edoardo e Niccolò Pierozzi, classe 2001, nati a Firenze e cresciuti entrambi nella Fiorentina.
Nel vivaio viola si sono imposti facilmente garantendo sempre un buon rendimento, giostrando in una zona di campo simile, sulla fascia destra. Più difensivo forse Edoardo; capace di agire anche dalla metà campo in su invece Niccolò.
Il primo è quello che ha lasciato la Primavera nei tempi corretti, iniziando il suo percorso da professionista a 19 anni nella stagione 2020/21 in Serie C alla Pistoiese. Edoardo non patì il salto, disputando il torneo da titolare, concluso con 31 presenze e 2 gol che gli sono valse la “promozione” l’anno successivo in serie B in una neopromossa gloriosa come l’Alessandria.
Al termine di un campionato concluso con la mesta retrocessione dei grigi piemontesi, Edoardo comunque non demerita mettendo insieme 21 presenze e 1 gol. Molto peggio va invece l’anno dopo, quando gli viene concessa la possibilità di cimentarsi ancora in cadetteria, ma stavolta le presenze tra Palermo e Como saranno soltanto 5 in tutto, motivo per cui alla vigilia della stagione in corso, matura la scelta di tornare in serie C in un’ ambiziosa compagine come il Cesena.
In Romagna Edoardo sta ritrovando lo smalto perduto e un ruolo di primo piano, stabilendosi principalmente nel ruolo di terzino destro in una difesa a 4 o all’occorrenza spostato di qualche metro più avanti, sulla linea dei centrocampisti.
Diversa la parabola del gemello Niccolò, rimasto un anno da fuoriquota in Primavera, ma avendo poi un impatto importante tra i professionisti in serie C nel campionato 2021/22 con la Pro Patria: furono infatti ben 36 le presenze condite da 8 gol e la sensazione che in quella categoria fosse solo di passaggio.
L’anno dopo il salto in B alla Reggina e un’altra stagione da incorniciare a livello personale ma non solo. Infatti fu titolare fisso da terzino destro (con doti offensive), mostrando grandi qualità tecniche alla corte di Filippo Inzaghi; inoltre ha esordito in Under 21 (in precedenza aveva già assaporato le maglie azzurre della Nazionale giovanile assieme a Edoardo) e avuto la possibilità concreta di rientrare alla base, con la Fiorentina consapevole di trovarsi in casa un giocatore pronto per certi palcoscenici.
Da lì però, e siamo alla vigilia del campionato in corso, l’improvviso stop dovuto in primis a problemi fisici e poi all’esplosione interna del più giovane prodotto locale Kayode, classe 2004 che con l’Italia Under 19 si è laureato Campione d’Europa scalzando di fatto dal ruolo originario di vice Dodò proprio Niccolò Pierozzi (che di fatto deve ancora debuttare in partite ufficiali con la prima squadra).
È molto probabile, quindi, che a questo punto con l’apertura del mercato invernale a gennaio possa cambiare maglia, andando via in prestito con mezza serie B pronta ad accoglierlo.
I GEMELLI SHPENDI
Sugli scudi vi è poi una coppia di gemelli composta da due attaccanti puri: si tratta degli albanesi (ma nati in Italia ad Ancona) Cristian e Stiven Shpendi, classe 2003, entrambi affermatisi a Cesena.
Sempre insieme, sempre a emergere sui compagni bruciando le tappe, hanno mosso i primi passi a Fano per poi approdare al San Marino fino alla chiamata del Cesena ai tempi dell’Under 17.
Un’intesa perfetta la loro, dentro e fuori dal campo e l’esplosione che arriva presto, al primo anno di Primavera 2 quando Cristian mette a referto 17 presenze e 15 reti (più 7 assist), mentre Stiven fa ancora meglio con addirittura 23 gol in 20 presenze (condite anch’egli da 7 assist).
Due portenti insomma, di cui si inizia a parlare insistentemente in ottica prima squadra.
È dalla stagione 2022/23 che i due, piuttosto difficili da distinguere di primo acchito in campo (nonostante Cristian sia più un centravanti puro da area di rigore, mentre Stiven è capace di muoversi su tutto il fronte dell’attacco), diventano pedine importanti del Cesena in un campionato che vede per i romagnoli sfumare per pochissimo il sogno della promozione in B mediante i (complicatissimi) playoff.
A livello personale Cristian denota qualche difficoltà iniziale in più, totalizzando nel 2021/22 le prime 5 presenze e trovando il primo gol (in 16 presenze) nel campionato passato. Meglio fece Stiven che dopo l’esordio da 2 presenze nel 2021/22 è esploso già nella stagione successiva, quella appena trascorsa, segnando 12 reti in 29 presenze, quasi tutte da titolare e fungendo da valore aggiunto.
Impossibile a quel punto restare indifferenti dinnanzi a un simile exploit, tanto che come previsto ci fu la corsa ad acquistarlo; alla fine la spuntò l’Empoli, con cui il giovane nazionale albanese sta giocando ora in serie A, e nonostante non sia titolare di fatto sta comunque mettendo insieme quelle presenze che fanno acquisire esperienza e la giusta conoscenza di una categoria così importante. D’altronde il doppio salto non è cosa da tutti i giorni, eppure Stiven ha già evidenziando una buona personalità e la capacità di giocare senza timori reverenziali al cospetto di forti e navigati difensori.
La realtà odierna dice che in compenso Cristian sta ripercorrendo eccome, a un anno di distanza, le orme del quotato gemello, dimostrando potenzialmente di fare pure meglio, visto che a dicembre si trova già in doppia cifra con lo splendido score di 10 reti in 14 presenze!
Insomma, arrivare in A per lui sembra solo una questione di tempo.
I GEMELLI MORETTI
Del 2002 sono invece i gemelli Lorenzo e Andrea Moretti, entrambi cresciuti nelle giovanili dell’Inter (con un passaggio al Novara), giocando più o meno nello stesso ruolo, quello di difensore centrale, anche se Lorenzo sin dalle giovanili si è mostrato capace di ben figurare anche da terzino.
Proprio Lorenzo, a lungo colonna di tutte le nazionali giovanili azzurre, è quello che è sempre parso più forte, oltre che più completo. E sinceramente mi sarei aspettato di vederlo già protagonista a livelli più alti di una pur dignitosa serie C.
Quello di quest’anno nella competitiva Triestina è il suo terzo campionato di fila in C dopo le precedenti esperienze sempre da titolare prima nella Pistoiese e poi nell’Avellino, e tutto lascia in fondo presupporre che, indipendentemente da come andrà a finire il torneo dei giuliani (comunque tra i favoriti per la promozione in serie B), per lui si possano spalancare le porte di una categoria superiore.
Andrea Moretti invece è rimasto un anno da fuoriquota in Primavera per esordire tra i professionisti nel torneo scorso alla Pro Sesto (18 le presenze in serie C).
Sta andando decisamente meglio per lui l’esperienza odierna, alla Pro Patria dove è titolare fisso in mezzo alla difesa, mostrandosi molto affidabile, avendo già eguagliato il numero di presenze della scorsa stagione, oltretutto con 3 reti messe a referto.
I GEMELLI PIROLA
Un caso ancora diverso è quello dei gemelli Pirola, Lorenzo e Carlo, il primo già affermato difensore in serie A (attualmente alla Salernitana), il secondo un portiere che gioca quest’anno in C alla Giana Erminio, anche se non da titolare (e con anzi uno score sinora da dimenticare, avendo incassato 8 reti in 2 partite).
Lorenzo è sempre stato considerato un predestinato, colonna delle giovanili nerazzurre dell’Inter e di tutte le selezioni azzurre della Nazionale, avendo tra l’altro disputato da titolare e leader un Mondiale Under 17 (dove tra i convocati c’era anche il già citato Lorenzo Moretti, all’epoca suo compagno nell’Inter), mentre ora è il capitano dell’Italia Under 21, monitorato pure dal ct Spalletti.
Anche da professionista sta bruciando le tappe, essendo passato in prestito una prima volta nel forte Monza di Berlusconi e Galliani in B e poi diventando pedina importante della Salernitana nella massima serie, sin dall’anno scorso, in un torneo concluso con un’ esaltante salvezza alla quale lui ha ben contribuito.
In questo momento tuttavia la squadra è in difficoltà, trovandosi ultima ma lui non sta certo demeritando: si tratta insomma a conti fatti di un grande prospetto del nostro calcio.
Il gemello Carlo sin dalle giovanili ha avuto un percorso meno lineare, passando dall’Atalanta al Torino senza mai essere protagonista di rilievo. Già nel 2020/21 però la prima esperienza tra i grandi, alla Casatese in serie D, dove rimane due stagioni acquisendo sicurezza e mostrandosi affidabile, fino alla chiamata della Giana Erminio per la stagione 2022/23 che la vedeva seria candidata alla promozione in serie C.
Detto fatto, per la squadra di Gorgonzola si è trattata di una cavalcata trionfale, coronata col ritorno tra i professionisti dopo un solo anno di purgatorio nei Dilettanti.
Carlo invero ha contribuito alla grande a questo risultando disputando da titolare ben 36 partite ma quest’anno come detto l’approccio non è stato positivo, e ora si trova scavalcato nel ruolo dal più giovane (e bisogna ammetterlo più talentuoso) Gioele Zacchi, classe 2003 proveniente dal Sassuolo e da sempre nel giro delle nazionali Under dell’Italia. Ciononostante il tempo è tutto dalla sua parte per dimostrare che può costruirsi una carriera da professionista.
I GEMELLI D’ALESSIO
Sono nati nel 2004 invece i fratelli Leonardo e Francesco D’Alessio, cresciuti nel fortissimo vivaio della Roma.
Proprio il ciclo dei 2004 è uno dei più forti visti in anni recenti a Trigoria, con diversi protagonisti già saliti agli onori delle cronache, considerati da Mourinho per la prima squadra e in alcuni casi con già all’attivo delle presenze tra i grandi (tra serie A ed Europa League).
Anche Francesco, polivalente giocatore in grado di destreggiarsi da centrocampista come da difensore esterno, ha assaggiato l’aria della prima squadra esordendo in Europa League allo stadio Olimpico, coronando così il suo sogno di bambino, come era successo prima di lui ai compagni Missori, Faticanti, Pagano e Pisilli.
In carriera vanta anche uno scudetto con la formazione giallorossa in Under 17, mentre quest’anno è pedina fissa dello scacchiere di mister Guidi nella Primavera (dove sta giocando da fuori quota).
Fino a due anni fa il percorso del gemello Leonardo era stato pressoché identico al suo; diverso il ruolo, considerando che lui è un terzino destro puro ma stessa esperienza e stesso attaccamento ai colori giallorossi.
Eppure a un certo punto ha scelto di lasciare la casa madre per cimentarsi altrove, forse perché cominciava a pesargli la concorrenza in casa nel ruolo del forte Missori, ora al Sassuolo e capitano della spedizione Under 19 azzurra che si è aggiudicata uno splendido Europeo di categoria (dove figuravano anche Pisilli e gli ex giallorossi Mastrantonio e Faticanti). Fatto sta che Leonardo è passato al Milan per disputare l’anno scorso il campionato Primavera, se non che alla fine ha collezionato solo scampoli di partite (in tutto 8 presenze), condizionato da un problema all’occhio che lo ha tenuto lontano dai campi per ben sei mesi.
Ora sta meglio ma la società rossonera ha deciso di mandarlo in prestito alla Pro Sesto dove tuttavia sta faticando non poco a trovare spazio.
I GEMELLI PLAIA
Rimanendo in casa Roma, uno dei prospetti più interessanti del 2006 è sicuramente il difensore centrale Matteo Giuseppe Plaia, marcantonio di 1 metro e 94 (nato a Bruxelles) e giunto nella Capitale a 16 anni dopo i trascorsi nelle giovanili dello Spezia.
Proprio nella società ligure gioca ancora il fratello gemello Francesco Saverio (portiere e punto fermo anche delle nazionali Under dell’Italia), attualmente impegnato con la Primavera.
Per entrambi si può auspicare una carriera da professionisti a buoni livelli, visto che Matteo giocando sempre da sotto età si sta ben disimpegnando ed è già affidabile pedina della Primavera di Federico Guidi, mentre Francesco è da tempo tenuto in considerazione dai vari selezionatori azzurri.
Matteo oltretutto è stato già convocato da Mourinho per la gara di Europa League contro lo Sheriff, dove ha esordito il coetaneo Mannini anch’egli prelevato a suo tempo dallo Spezia, ma a mio avviso sarà proprio il gemello Francesco a debuttare per primo tra i professionisti, magari già al termine di questo campionato.
I GEMELLI RENAULT
Nell’ Atalanta sono cresciuti i gemelli Christophe e Guillaume Renault, classe 2002, tutti e due con caratteristiche simili, da esterni difensivi capaci di giocare anche a tutta fascia, a destra come a sinistra. Discendenti da una famiglia nobile francese stabilitasi in Italia, hanno passaporto italiano e francese ed entrambi sono stati nel giro delle Nazionali Under italiane.
Provenienti dal Pavia, hanno poi completato l’iter giovanile nel vivaio della Dea, dividendosi una prima volta ai tempi della Primavera, con Christophe passato all’Olbia già nella stagione 2021/22, in cui aveva messo a segno 1 gol in 10 partite, patendo però un grave infortunio al crociato che lo ha condizionato molto in questa sua prima esperienza nel professionismo.
L’anno seguente era di nuovo in Sardegna con altre dieci presenze, poi un passaggio alla Viterbese solo sulla carta prima dell’approdo all’Alessandria a gennaio 2023 dove è riuscito a totalizzare solo 5 presenze in un campionato assai travagliato per i grigi.
All’inizio di questa stagione Christophe è rimasto svincolato ma dato per vicino a diverse squadre, tra cui la Pro Patria dove gioca attualmente anche Guillaume, più dotato dal punto di vista tecnico ma come detto simile per caratteristiche: anche quest’ultimo infatti può giocare su entrambe le fasce, pur prediligendo quella destra, a differenza di Christophe che agisce prevalentemente sulla sinistra.
Guillaume sta disputando una buona stagione dopo che nella scorsa è stato impegnato con alterne fortune tra Pro Vercelli fino a gennaio e poi Alessandria dove ha ritrovato così il gemello.
I GEMELLI DORATIOTTO
Per ultimi vado a citare i gemelli Riccardo e Fabio Doratiotto, classe 1999, stabilitesi entrambi da qualche stagione nei Dilettanti dopo le buone esperienze nelle giovanili del Cagliari.
Più considerato dagli esperti il primo, che nella Primavera era raffinato trequartista o punta centrale, ha all’attivo vari campionati tra i professionisti all’Olbia (sorta di succursale rossoblu) e al Montevarchi, con inoltre la grande soddisfazione di aver esordito in serie A con la squadra della sua città, tra l’altro ben figurando.
L’ultima occasione di rilievo per Riccardo a Montevarchi (nel 2021/22) tuttavia non è stata felice e così a gennaio scese nei Dilettanti in una società storica come l’Arezzo. Da lì sono giunte altre tappe sempre in D, lo scorso campionato nel Città di Castello e ora nella Cynthialbalonga.
Il fratello Fabio gioca invece da mediano e, sebbene non abbia mai esordito tra i professionisti (pur terminando l’iter giovanile nella Primavera del Lecce), ha d’altro canto accumulato molta esperienze nelle categorie inferiori, giocando in D dal 2019/20 ad oggi con le maglie di Chions, Sanremese, Carbonia, Arzachena e da ultima il Pont Donnaz Hone Arnad, squadra aostana.
I due gemelli Doratiotto, dopo i trascorsi giovanili insieme con il Cagliari, di fatto non si sono più incrociati in una partita di calcio e, a quanto pare, uno dei loro sogni più grandi è proprio quello di potersi ritrovare un giorno nello stesso rettangolo di gioco, visto anche il fortissimo rapporto che li lega fuori dal campo.