Juan Manuel Iturbe: cosa deve aspettarsi l’Hellas Verona da lui?

In tanti a Verona si stanno chiedendo quale impatto potrà avere sulla squadra gialloblu dell’Hellas Verona il giovane fantasista tascabile Juan Manuel Iturbe, giunto proprio in prossimità della fine delle trattative di calciomercato, in prestito con diritto di riscatto dai portoghesi del Porto.

Iturbe, stella della nazionale giovanile argentina: sarà una stella della serie A o un flop?

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La sua storia è nota per gli addetti o semplici appassionati di calcio giovanile: il piccolo argentino, classe ’93, è da quando ha 15 anni che fa parlare di sè, come fosse un predestinato del calcio non solo argentino ed esposto quindi ai “soliti” paragoni importanti, da Maradona all’attuale Messi, ma proprio del panorama mondiale, specie dopo le belle prove in nazionale nell’ultimo Sudamericano Under 19.

Diciamo che strutturalmente assomiglia ai due assi, ma è chiaro che non è l’unica componente che ne può far di lui un campione. Se a livello giovanile si mise in mostra, tanto da far diventare il suo un caso di dispute internazionali, visto che da giovanissimo si è formato in Paraguay, disputando tante partite (e decidendone i felici destini) con il Paraguay, fino all’Under 20 – dove giocava a 16 anni con gente di 4 anni più di lui – prima di optare per la nazionale argentina. Decisione di cuore o di “convenienza calcistica”, di certo non si sa, essendo comunque lui figlio di paraguayani. Fatto sta che al Porto in pratica da professionista non si è in pratica mai visto all’ opera, mentre il successivo passaggio in prestito al River è stato fruttuoso sia come importante tappa di crescita e maturazione, sia soprattutto per la possibilità finalmente di misurarsi efficacemente con il calcio “dei grandi”. L’anno scorso, oltre alle ottime prestazioni, fatte di tecnica cristallina, rapidità impressionante e personalità a grandi dosi, ha dimostrato che, a differenza di tanti altri fantasisti, in un passato recente etichettati anch’essi come “nuovi Maradona” (vedi D’Alessandro, Buonanotte, Aimar, Saviola, Ibagaza), lui in campo si sacrifica, corre come un forsennato, si mette a disposizione di tutti, scalando spesso sulla linea dei centrocampisti, anche se il suo ruolo naturale parrebbe proprio quello di fantasista, dietro le punte, da assistere con le sue giocate, spesso imprevedibili.  Probabile che nell’Hellas, Mandorlini lo intenda come attaccante/mezzapunta nel 4-3-3 o 4-3-2-1 che dir si voglia.

Di fatto deve ancora disputare partite importanti. L’attesa comunque c’è, visto che molti addetti ai lavori, anche di spicco, si sono esposti parecchio, paragonando il suo arrivo a quello di campioni conclamati come Tevez, Higuain o Gomez. Se non altro da tutti è visto come un calciatore da seguire con particolare attenzione, vista la sua nomea di fenomeno.

C’è invece anche del sano scetticismo  da parte dei tifosi gialloblu, oltre alla curiosità e ovviamente alla speranza davvero che si tratti davvero di quel calciatore in grado, se non proprio di fare la differenza, almeno di elevare il tasso tecnico della rosa.

Che dire? Io andrei cauto, più che altro per questioni legate all’ambientamento in generale, all’Hellas e poi nel contesto di un torneo duro come la serie A. Sono speranzoso, a mio avviso dovrà comunque cercare di fare il suo, senza voler esagerare con gli “effetti speciali”, visto il pragmatismo del mister – che comunque nei ruoli adibiti a trequartisti ha i suoi pupilli o gente di cui si fida – e il fatto che ci si deve salvare, anche senza fronzoli.

"Ciro" Montano: furono poche e modeste le sue apparizioni in gialloblu

“Ciro” Montano: furono poche e modeste le sue apparizioni in gialloblu

La paura che aleggia, tra la fascia di tifo più pessimista, è che si riveli al pari di altre meteore spacciate per campioni e poi rivelatisi dei bidoni e dei “fantasmi” veri e problemi, mai visti in campo: cioè il colombiano Johnnier Montano o il franco/algerino “nuovo Nasri, strappato a Barcellona, Chelsea e Juventus” Hakim Khadrejnanè.

Khadrejnanè: mai visto in campo con l'Hellas: troppe le aspettative su di lui, pompato dalla stampa a dismisura per un ragazzo che attualmente milita in quinta serie francese

Khadrejnanè: mai visto in campo con l’Hellas. Pompato dalla stampa a dismisura, furono troppe le aspettative  per un ragazzo che attualmente milita in quinta serie francese

Io sinceramente, oltre a auspicarmi che per lui non vada così, sono convinto che possa in realtà se non altro giocarsi le sue carte, senza sentire troppe pressioni. Ecco, anche i tifosi secondo me, devono incoraggiarlo, come sicuramente faranno, e non aspettarsi per forza il campione devastante che viene suggerito dai media ma piuttosto un giovane che deve dare il suo contributo sostanziale, concreto.

Vedremo più avanti se il bravo ds Sean Sogliano avrà veramente pescato il jolly finale di questo calciomercato: in quel caso davvero il Verona potrebbe ritrovarsi a recitare il ruolo della mina vagante del torneo, visto il positivo approccio al campionato (troppo superiore sul piano tecnico la Roma per farne un banco di prova) e la qualità generale della rosa, dove dati alla mano, ci sono minimo due giocatori di ruolo equivalenti fra loro a livello tecnico. Per non parlare dell’entusiasmo contagioso di un’intera città, testimoniato dai quasi 17.000 abbonamenti (solo l’anno dello storico e indimenticabile scudetto furono di più).

3 risposte a “Juan Manuel Iturbe: cosa deve aspettarsi l’Hellas Verona da lui?

  1. Sinceramente non saprei dire che tipo di impatto avra questo ragazzo a verona , in questo periodo ho avuto modo di vedere qualche allenamento dei ragazzi ed ho visto giovani tipo cirilliano longo e bianchetti con una gran carica ed una ottima personalita e poi questo ragazzo che sembra muoversi a velocita doppia rispetto agli altri . Si e vero bisogna vederlo poi alla prova dei fatti sul campo ovviamente, spero che mandorlini li metta presto alla prova ,penso e spero che quest anno ci sara da divertirsi

    • Ciao roberto e grazie del tuo intervento. Immagino tu sia un tifoso dell’ hellas, se pure seguì con interesse gli allenamenti. Come detto nell’ articolo, che iturbe, così come longo o bianchetti (da te giustamente citati) abbia delle buone qualità tecniche é fuor di dubbio. Tutto dipende dal suo ambientamento ma siamo davanti a un ventenne di gran personalità. Credo anch’ io, e qui lo dico più da tifoso che non da giornalista, che ci siano tutti i presupposti x fare una buona stagione . Certo, le partite che più contano sono quelle che ci aspettano domani col sassuolo.. Li bisogna vincere, come fatto brillantemente col milan. Alle prossime roberto, passa quando vuoi e, se avrai pazienza di spulciare all’ interno del mio blog, troverai tanti articoli sulle

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