Quante prodezze da parte di Marco Sau, implacabile bomber della Juve Stabia

In serie B tanti giocatori stanno davvero emergendo, e se è stato giustissimo in passato esaltare le gesta dei pescaresi Insigne, Immobile e Verratti o del greco dell’Hellas Verona Tachtsidis, ora anche nel mio blog non posso non citare e dedicare il meritato spazio a un attaccante formidabile: il sardo Marco Sau, punta di diamante della Juve Stabia.

Curiosamente in rete si è scatenata una simpatica diatriba sul suo paese di provenienza, ma a fugare i dubbi è proprio il talentuoso attaccante, che ha dedicato la sua stagione agli abitanti di Tonara. Tutti sanno benissimo come sia difficile emergere da una piccola realtà di provincia, e la cosa non riguarda ovviamente solo la Sardegna ma tutte le regioni. Eppure Sau ha sempre fatto la differenza, una volta entrato nel settore giovanile del Cagliari. Pochi dei suoi compagni delle giovanili hanno fatto strada, forse solo il centravanti Cocco, attualmente all’Albinoleffe, o il centrale difensivo Moi, affidabile in Lega Pro, dove ormai è un veterano. Ma in quel ciclo militavano pure i centrocampisti Lai, Farci e Alessio Cossu, la punta Gavioli, il difensore Uccheddu. Anche Sau, nonostante le indubbie qualità tecniche e realizzative messe in mostra da ragazzo ha faticato, e non poco, per imporsi. In pratica ha dovuto incrociare sulla sua strada un maestro come Zeman che con gli attaccanti agili e veloci ci sa fare eccome. Dopo la discreta stagione al Manfredonia e il passo falso di Lecco, l’anno scorso Marco si ritrova a Foggia a far coppia con l’astro nascente Insigne, un vero funambolo delle aree di rigore. Il resto è storia: stagione monstre per entrambe che superano la boa dei 20 gol. Ma mentre il più giovane Insigne segue il boemo a Pescara, lui clamorosamente si ritrova senza squadra, evidentemente sprecato per la Lega Pro e solo all’ultimo giorno di mercato spunta la possibilità Juve Stabia, matricola della serie cadetta. Ci sono già buoni e promettenti attaccanti in rosa come Albadoro e soprattutto il nigeriano Mbakogu che l’anno scorso hanno fatto sognare i tifosi stabiesi, portando la squadra in B. Eppure, nessuno dei due segna come Sau, nemmeno il “vecchio” Danilevicious, che conosce a memoria la categoria.

TANTISSIMI GOL, tutti di pregevole fattura,di rapina, a rientrare, alla Del Piero, in contropiede, di destro e di sinistro, bellissimi e fondamentali per l’ottima stagione della Juve Stabia. E così, al primo anno di B – e con altre gare da disputare – Marco è già a quota 20 gol anche in questo campionato.

E pensare che il Cagliari pecca proprio davanti, dove gli mancano i goleador veri! Cellino, che di calcio se ne intende, è obbligato moralmente a concedere una chance al giovane attaccante nella massima serie. Sau ha davvero tutte le carte per esplodere in tutto il suo fulgido talento anche in serie A!