Non solo Balotelli: dal City è rientrato in Italia anche Luca Scapuzzi

Luca Scapuzzi, giovane calciatore cresciuto nel Milan, è appena rientrato in Italia, acquistato in prestito dall’ambizioso Varese. Attaccante atipico, in possesso di una tecnica molto elevata, non si può propriamente definire un goleador, ma è uno di quei giocatori che può cambiare il corso delle gare, con le sue giocate illuminanti, le sue accelerazioni e i suoi inserimenti. Tutte doti che lo fecero paragonare, quando ancora stava fra i ranghi milanisti, al modello Kakà, nonostante una struttura fisica meno impostata. Su di lui si muovono presto alcuni club minori che lo chiedono in prestito. Se lo aggiudica il Portogruaro e in un ambiente certamente tranquillo e non assuefatto da pressioni esterne, mette a referto in meno di due anni 29 presenze. Ciò è sufficiente per muovere addirittura degli emissari oltre Manica. Finisce addirittura al Manchester City, insieme al figlio di Mancini.

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Si allena spesso con top player autentici, respira la grandeur di un club in grande ascesa internazionale ma le occasioni per farsi notare sono ridotte al lumicino. Mette a segno un paio di gettoni di presenza in Coppa di Lega, assapora insomma il grande calcio inglese. L’anno successivo il City lo presta all’Oldham in terza serie e qui Luca ha modo di giocare e far divertire i suoi tifosi. E’ un ragazzo serio, si applica tantissimo e impara bene la lingua inglese. L’esperienza è fruttuosa e per la successiva stagione, il Mancio decide di prestarlo al Portsmouth, in Championship, in un club che intende risalire in fretta in Premier.

Non gioca tantissimo, a onor del vero, patendo più del dovuto l’irruenza e la fisicità dei difensori inglesi. In Championship non si gioca sul velluto, la componente agonistica è preminente e lui pare non del tutto adeguato alle “battaglie”.

Luca Scapuzzi in maglia City con Dzeko

Luca Scapuzzi in maglia City con Dzeko

Così in gennaio arriva la chiamata di Varese, con i dirigenti Milanese e Montemurro che già da un anno lo tenevano d’occhio. Scapuzzi rientra in Italia con un bagaglio d’esperienza importante, non è più la promessa delle giovanili che sapeva incantare con le sue giocate. Da lui ora ci si aspetta il salto di qualità, e una società seria e ben strutturata come quella lombarda può solo agevolarlo nel suo percorso di crescita. Il Varese sulla trequarti si è rinforzato benissimo, con gli innesti di Ferreira Pinto, fortemente voluto da Castori che lo lanciò a Cesena, Juan Antonio e, appunto, Scapuzzi. I requisiti per fare bene ci sono tutti.

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